Che cos’è l’infezione da virus West Nile?

Il virus non si trasmette da persona a persona, né attraverso il contatto fisico né attraverso i rapporti sessuali. Tuttavia, può essere trasmesso dalla madre al feto durante la gravidanza o al neonato durante l’allattamento.

Che cos’è l’infezione da virus West Nile?

Luglio 31, 2025 by Massimo Petrelli
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Il virus West Nile è un’infezione trasmessa all’uomo dalle zanzare. Di solito, la zanzara si infetta dopo aver punto un uccello portatore del virus, e in seguito può trasmettere l’infezione all’essere umano. Il virus non si trasmette da persona a persona, né attraverso il contatto fisico né attraverso i rapporti sessuali. Tuttavia, può essere trasmesso dalla madre al feto durante la gravidanza o al neonato durante l’allattamento. In rari casi, la trasmissione può avvenire tramite trasfusioni di sangue o trapianti di organi. Chi ha avuto una diagnosi recente di West Nile non dovrebbe donare sangue per almeno 120 giorni.

Quali sono i sintomi più comuni?
La maggior parte delle persone non sviluppa alcun sintomo.
Circa 1 persona su 5 manifesta febbre tra i 2 e i 15 giorni dopo la puntura. I sintomi sono in genere lievi e possono includere:
• febbre
• mal di testa
• debolezza
• eruzione cutanea
• dolori muscolari
• dolore oculare
• nausea, vomito o diarrea
I sintomi possono durare da pochi giorni a diverse settimane. Alcuni soggetti riferiscono stanchezza e debolezza prolungate.
Circa 1 persona su 150 sviluppa una forma grave e neuroinvasiva dell’infezione, che può provocare encefalite (infiammazione del cervello) e/o meningite (infiammazione delle meningi). I sintomi gravi includono:
• rigidità del collo
• confusione mentale o disorientamento
• convulsioni
• debolezza muscolare o paralisi
• coma
Le persone immunodepresse o con più di 50 anni hanno un rischio maggiore di sviluppare queste forme. In alcuni casi possono verificarsi perdite di memoria, difficoltà a camminare, indebolimento permanente o perdita dell’udito. Circa 1 persona su 10 con infezione neuroinvasiva muore.

Come si diagnostica e si cura l’infezione da virus West Nile?
La diagnosi si effettua in laboratori specializzati. Nei primi giorni dall’infezione, il virus può essere rilevato nel sangue tramite test PCR (reazione a catena della polimerasi). Dopo 3-8 giorni, si usano test per individuare anticorpi nel sangue o nel liquido cerebrospinale (prelevato con puntura lombare).
Attualmente non esistono cure specifiche per il virus. Nei casi gravi è necessario il ricovero ospedaliero, con monitoraggio attento e terapie di supporto.
Come si previene l’infezione da virus West Nile?
Non esiste ancora un vaccino per prevenire l’infezione. Per ridurre il rischio:
• indossare abiti larghi, a maniche lunghe e pantaloni lunghi, meglio se trattati con permethrina
• utilizzare repellenti antizanzare registrati (es. contenenti DEET)
• dormire con zanzariere se si è all’aperto
• usare zanzariere alle finestre in casa
• eliminare ristagni d’acqua (sottovasi, secchi, fontane o abbeveratoi per uccelli)
• non toccare a mani nude uccelli morti, e segnalarne la presenza alle autorità sanitarie locali

Nota: Questa è una pagina informativa basata su contenuti pubblicati da JAMA (Journal of the American Medical Association). Non sostituisce in alcun modo una visita o diagnosi medica. Per sintomi o dubbi, rivolgiti sempre al tuo medico.


Massimo Petrelli | Borgo Riccio 50, Parma – P.IVA 01714530340



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