La polmonite che non sembra una polmonite. Riconoscere e trattare le forme atipiche.

A differenza della “classica” polmonite batterica (quella che spesso causa febbre alta, tosse con catarro e dolore al petto), le forme atipiche si presentano in modo più subdolo e spesso vengono sottovalutate o trattate in modo non adeguato.

La polmonite che non sembra una polmonite. Riconoscere e trattare le forme atipiche.

Giugno 30, 2025 by Massimo Petrelli
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Cari pazienti,

oggi vogliamo parlarvi di un tipo particolare di infezione polmonare: la polmonite atipica. A differenza della “classica” polmonite batterica (quella che spesso causa febbre alta, tosse con catarro e dolore al petto), le forme atipiche si presentano in modo più subdolo e spesso vengono sottovalutate o trattate in modo non adeguato.

Cos’è la polmonite atipica?

È un’infezione dei polmoni causata da batteri diversi da quelli più comuni, come:

  • Mycoplasma pneumoniae
  • Chlamydia pneumoniae
  • Legionella pneumophila

Questi microrganismi non rispondono ai normali antibiotici usati per le polmoniti (come la penicillina), perché vivono all’interno delle cellule o non hanno una parete cellulare, il bersaglio tipico degli antibiotici “classici”.

Come si presenta?

Spesso in modo “sfumato”:

  • febbre non troppo alta
  • tosse secca e persistente (che dura anche 2-3 settimane)
  • stanchezza, dolori muscolari, mal di gola
  • mal di testa, nausea, diarrea o confusione (soprattutto nei casi da Legionella)

Quindi non è facile riconoscerla subito. Alcune forme sembrano semplici influenze, ma possono peggiorare nel tempo se non curate correttamente.

Come si diagnostica?

Il medico può sospettarla in base ai sintomi e alla storia clinica (ad esempio in chi è giovane e ha una tosse lunga senza catarro). Tuttavia, la conferma richiede esami specifici:

  • analisi del sangue
  • tamponi o test molecolari (PCR)
  • in alcuni casi, esami delle urine o TAC

Come si cura?

Serve una cura mirata con antibiotici specifici che agiscono dentro le cellule, come:

  • macrolidi (es. azitromicina)
  • tetracicline (es. doxiciclina)
  • fluoroquinoloni (es. levofloxacina)

Il medico deciderà la terapia giusta in base all’età, ai sintomi e alla gravità della malattia.

Quando preoccuparsi?

Se hai una tosse persistente da oltre 10 giorni, febbricola, debolezza o sintomi gastrointestinali associati a febbre e difficoltà respiratorie, parlane con il tuo medico. In alcuni casi, queste polmoniti possono causare problemi anche ad altri organi (cuore, fegato, sistema nervoso), soprattutto se non riconosciute in tempo.

 Perché è importante parlarne?

Perché queste forme:

  • sono più frequenti di quanto si pensi, soprattutto nei giovani adulti
  • possono essere gravi se trascurate (in particolare la Legionella)
  • richiedono una terapia diversa dalla normale “amoxicillina”
  • possono somigliare a malattie virali ma durano di più e peggiorano col tempo

 

👨‍⚕️ Il messaggio del dottore:

“Molti pazienti arrivano in ambulatorio dopo settimane di tosse e stanchezza, pensando sia solo ‘un virus che non passa’. In alcuni casi si tratta invece di polmoniti atipiche che vanno curate in modo specifico. Non aspettare: se qualcosa non torna nei tuoi sintomi, parliamone.”


Massimo Petrelli | Borgo Riccio 50, Parma – P.IVA 01714530340



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